I 15 consigli per l’imprenditore che vuole attrarre il personale

I 15 consigli per l’imprenditore che vuole attrarre il personale

Preambolo

Solo quattro anni fa,  il mondo del lavoro viveva problematiche quasi opposte ad oggi e infatti fa La rivista Forbes scriveva un articolo con 15 comportamenti consigliati ai dipendenti che vogliono essere quasi insostituibili.

Oggi a meno di un lustro di distanza il mondo del lavoro sembra vivere problematiche quasi opposte e sono gli imprenditori a doversi rendere attrattivi per attirare le migliori risorse umane. Un cambio radicale, ma siamo sicuri che sia in peggio?

Dopo oltre 30 anni di conforti quotidiani con moltissimi imprenditori giovani e meno giovani e azione e formazione al fianco di aziende che stanno crescendo, mi sono divertito ed impegnato a fare un elenco di 15 consigli che darei ad un imprenditore che vuole attrarre le migliori persone e professionalità all’interno delle proprie aziende.

1. Ha una Vision e Mission chiara e definita da condividere

Anche se il mondo cambia sempre più velocemente, avere una visione e degli obiettivi aziendali ambiziosi e dichiarare pubblicamente il ruolo della propria azienda nel mercato di riferimento e nell’ecosistema in genere è uno dei motivi che rende l’azienda più attraente per i migliori collaboratori e generano un forte attaccamento al brand e senso di appartenenza.

2. Vuole eccellere nel proprio settore, nel proprio territorio e ha valori ben esplicitati

Dichiarare di voler essere i migliori significa tendere all’eccellenza fin dalle piccole cose ed essere attrattivi perché i migliori collaboratori vogliono lavorare nelle aziende migliori.
Se facciamo dei parallelismi con lo sport non esiste vittoria senza l’impegno di tutti i giorni e senza, il senso di squadra e dei valori importanti che legano le persone intorno ad un progetto. Valori condivisi = impegno condiviso = maggiore facilità a collaborare.

3. Dà valore alle persone e le rispetta

Se vuoi rispetto devi cominciare con dare rispetto all’individuo in quanto tale e non “pretendere obbedienza perché ti pago lo stipendio”.
D’altra parte se do rispetto alla persona, è più facile (meno difficile) fare in modo che questa rispetti al meglio gli impegni e sia affidabile.

4. Fa della delega lo strumento principale per crescere

Delegare non significa scaricare sugli altri le colpe, ma distribuire i compiti e arricchire il ruolo dei propri collaboratori che hanno capacità decisionali, organizzative e/o gestionali.
Non c’è crescita in una azienda senza la delega.
Non c’è attrattività in una azienda dove il titolare od i responsabili decidono tutto. Un imprenditore con 5 lavoratori subordinati che non delega ha 5 dipendenti e 0 collaboratori.

5. Fa in modo di non essere indispensabile in azienda e viaggia spesso

Assentarsi dalla propria azienda è un modo per testare l’efficienza della propria organizzazione, ma è un obiettivo che va programmato ed organizzato nel tempo.
Un imprenditore che viaggia, si confronta con altre culture ed altri mercati, vede il mondo da altre angolazioni e acquisisce apertura mentale. Insomma tiene la mente allenata al diverso e più pronta al cambiamento.

6. Investe sul Brand e Comunicazione

Generare valore nella propria azienda vuol dire avere cura di tutto ed in primis del Brand e marchio aziendale e di come comunica l’azienda.
Spesso gli imprenditori si dimenticano che comunicare bene su qualsiasi mezzo (Sito, TV, radio giornali, social) non serve solo a cercare clienti ma anche i collaboratori.
È sempre indispensabile per fare sapere al tuo territorio che esisti e che sei un’opportunità per chi vuole crescere.

7. Fa e fa fare formazione a tutti i reparti

“Chi non si forma si ferma” è un vecchio adagio del mondo della formazione.
Non esiste crescita stabile in aziende che non fanno formazione continua e che non permettono ai propri collaboratori di crescere sia professionalmente, sia come persone e sia come squadra… Lui per primo.

8. Crea un ambiente lavorativo positivo e coinvolgente

L’ambiente lavorativo è una delle cose importanti del mondo del lavoro, ma l’imprenditore deve essere ben cosciente che non basta un bell’ufficio ed una buona illuminazione se poi si urla e si agisce in modo assolutamente negativo.
L’ambiente di lavoro è fatto soprattutto dalle persone e dal leader.

9. Ha contratti di lavoro aggiornati (contratti collettivi aziendali), sistema retributivi premianti e welfare aziendale.

Le aziende “evolute” ormai hanno consulenti molto preparati ed una contrattualistica al passo con i tempi, ma è bene ricordarsi che il premio economico è solo una piccola parte della soddisfazione del proprio collaboratore. Il denaro ed i premi possono aiutare ma senza gli altri punti, non sono assolutamente sufficienti.

10. Utilizza un software aggiornato

Non c’è crescita o miglioramento senza una gestione puntuale del dato e senza monitoraggio continuo ed aggiornamento delle strategie.
I software sono uno strumento indispensabile per le varie aree aziendali ed il loro inserimento/rinnovamento è fortemente incentivato dai bandi sulla digitalizzazione.
Dall’ amministrazione/finanza alla produzione al commerciale, dalla comunicazione fino alla logistica ed ai trasporti, il software è sempre più indispensabile per gestire, monitorare e per velocizzare i processi diminuendo notevolmente i costi e gli errori (non conformità).

11. Dà feedback per crescere

Le organizzazioni non nascono perfette, ma possono tendere costantemente al miglioramento se ci sono persone che sanno “insegnarlo”.
I leader sanno correggere senza ferire e motivano i propri collaboratori a dare sempre il meglio. Un’azienda sana ha dei leader che sanno fare crescere le “risorse umane” che sono il vero capitale dell’azienda.

12. Premia in pubblico e riprende in privato

Quante volte ci è stato detto che ci vuole una vita per fare un cliente ed un attimo per perderlo? Ogni collaboratore è il nostro miglior cliente.
Ci vuole tanto tempo per formarlo, motivarlo, farlo crescere come persona e come professionista, ma ci vuole un attimo per perderlo.
Impariamo a non dare per scontato quando i nostri collaboratori danno il meglio e riconosciamo pubblicamente il loro sforzo. La pubblica lode, quando è sincera e motivata è un grandissimo incentivo.
Al contrario quando ci sono gli errori, il riscontro deve essere immediato, motivato ma in privato.

13. Utilizza riunioni operative brevi, frequenti e ben preparate

La comunicazione tra i reparti è uno dei punti sui quali anche le grandi organizzazioni si perdono. I miglioramenti possono avvenire solo se ci sono confronti veloci, anche duri, ma frequenti e ben organizzati.
Riunioni programmate veloci, con ordini del giorno (ODG) preavvisati e partecipanti motivati generano energia positiva e voglia di migliorare.
Al contrario riunioni infinite senza ODG e dove si chiacchiera del più e del meno generano inefficienza e inconcludenza.

14. Dà l’esempio

Non si può pretendere dagli altri ciò che non si pretende neanche da sé stessi (neanche se gli si paga lo stipendio).
Se vuoi che la tua leadership sia autorevole deve essere una leadership spontanea e riconosciuta dal tuo team.
L’esempio è lo strumento principe per acquisire il rispetto e la stima dei propri collaboratori.

15. Osserva, ascolta, organizza e guida

Il leader di successo gestisce i problemi aziendali e con il personale, osservando, ascoltando, organizzando e guidando il lavoro degli altri.
La maggior parte del suo tempo dovrebbe essere dedicata a quello, e così facendo la sua azienda cresce sana e forte.

Giancarlo Dell'Aquila