Cosa possono imparare le PMI dall’approccio alla crescita delle startup
Le Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane rappresentano il cuore pulsante dell’economia nazionale, contribuendo in modo significativo all’innovazione, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita economica. Allo stesso tempo, affrontano sfide uniche quando cercano di scalare e adattarsi in un mercato sempre più competitivo.
Principali problematiche delle PMI
La crescita e sostenibilità nel tempo di queste realtà può essere compromessa da fattori spesso interconnessi tra loro, che pongono le PMI in una posizione di svantaggio rispetto alle aziende più grandi, richiedendo strategie mirate per superare tali difficoltà. Di seguito, esaminiamo ciascuno di questi aspetti e il loro impatto.
Mancanza di risorse
Questa tipologia di aziende spesso denota una scarsità di risorse finanziarie, che limita la loro capacità di investimento e crescita. Tutto ciò è accentuato dalla competizione con realtà più strutturate che possono attingere a risorse finanziarie più facilmente.
Incertezza della domanda
Inoltre, le PMI sono vulnerabili a fluttuazioni improvvise della domanda, che possono portare a crisi di liquidità e criticità operative. Questa incertezza è stata amplificata da eventi recenti come la Pandemia.
Gestione della liquidità
Molte sono le piccole e medie imprese che non gestiscono adeguatamente il flusso di cassa, spesso trascurando l’importanza di una buona gestione finanziaria. Tutto ciò può portare a crisi di liquidità, specialmente in periodi di instabilità economica.
Resistenza all’innovazione
Le PMI italiane tendono a essere meno propense a investire in nuove tecnologie rispetto a quelle di altri Paesi. Questo ritardo può limitare la loro competitività.
Cos’è il Modello Lean Startup?
Il modello Lean Startup è un approccio innovativo per avviare e gestire nuove imprese, introdotto da Eric Ries nel suo libro The Lean Startup del 2011. Il suo metodo propone di ridurre gli sprechi di risorse e aumentare le probabilità di successo delle aziende attraverso una serie di pratiche agili e iterative. Si tratta di un modello particolarmente utile in un contesto di incertezza, dove le esigenze del mercato non sono ancora ben definite e dove la rapidità di adattamento può fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Il principio fondamentale del modello Lean Startup
Build, Measure, Learn
Il ciclo “Build-Measure-Learn” è il cuore del modello Lean Startup. L’idea è di sviluppare rapidamente una prima versione del prodotto o servizio (in gergo chiamata MVP – Minimum Viable Product), testarlo sul mercato reale, raccogliere feedback e utilizzare queste informazioni per migliorare il prodotto. Questo ciclo – ripetitivo – consente di fare piccoli aggiustamenti continui, basati su dati reali, anziché su ipotesi non verificate
1.Prodotto Minimo Funzionante (MVP)
L’MVP (Minimum viable product) è una versione semplificata del prodotto finale, che include solo le funzionalità essenziali necessarie per testare se il prodotto o servizio che si sta sviluppando.
L’obiettivo è quello di verificare rapidamente se esiste un mercato per il prodotto o servizio che richiede il minimo investimento possibile, evitando di spendere risorse su funzionalità che potrebbero non essere richieste dai clienti
2. Validazione delle ipotesi
Nel Lean Startup, ogni ipotesi relativa al prodotto, al mercato e al modello di business deve essere testata e validata in un’ottica data driven.
Questo approccio scientifico riduce il rischio di fallimento, permettendo di correggere la rotta in anticipo e basandosi su dati empirici piuttosto che su intuizioni o supposizioni.
3. Apprendimento validato
L’apprendimento validato è il processo di dimostrare empiricamente che un team ha scoperto verità preziose circa il business prospects del progetto. Questo implica misurare i progressi in termini di apprendimento acquisito piuttosto che di attività svolte o prodotti completati.
4. Pivot o conferma
Il processo di feedback continuo porta spesso alla necessità di decidere se perseverare con la strategia attuale o pivotare, cioè cambiare direzione. Un pivot è – infatti – un cambiamento strutturale del prodotto o della strategia di business che consente di testare una nuova ipotesi fondamentale riguardo agli stessi o al motore di crescita.
Approccio Data Driven
Il Lean Startup si basa sull’ uso dell’approccio data driven, un metodo incentrato sull’importanza di basare le decisioni aziendali su dati concreti e misurabili piuttosto che su intuizioni o supposizioni. In pratica, questo significa raccogliere, analizzare e interpretare continuamente i dati provenienti dal mercato, dai clienti e dal prodotto stesso per guidare ogni fase dello sviluppo.
Di conseguenza, il modello Lean Startup rappresenta una svolta rispetto ai metodi tradizionali. Grazie al focus sull’apprendimento continuo e sulla validazione empirica, le PMI possono adattarsi più rapidamente alle esigenze del mercato, riducendo i rischi e aumentando le probabilità di successo.